Cinque terre: alla scoperta della perla della liguria

La vacanza verso le 5 terre è una di quelle cose che va programmata sapendo in anticipo alcune cose in modo da non trovarsi impreparati. Non è un caso che molti viaggiatori questo siano costretti a rimandare questa meta. Di certo il motivo è dato dall’unicità del luogo che attira molti amanti della scoperta, e allo stesso tempo però queste unicità geologiche del territorio vanno sapute approcciare con i giusti accorgimenti.

Ma prima partiamo da un presupposto oggettivo: nel 1997 le cinque terre sono state inserite nella lista dell’ UNESCO tra i patrimoni dell’umanità, e il motivo è dato proprio dal fatto che luoghi così strabilianti non siano stati cementificati nonostante il grande afflusso di pubblico. Tra i più grandi meriti vi è proprio questo, ovvero il fatto che la bellezza del posto è rimasta immutata nel rapporto fra natura e presenza umana. Nel rispettare questo dunque si è scelto di evitare artificiosi e irrispettosi interventi dell’uomo a favore di percorsi che rispettino la conformazione naturale del luogo. Ecco il motivo per cui troverete maggiori difficoltà a passare da un punto all’altro delle cinque terre, che fra scale, scalini e sentieri in salita, vi sapranno però ripagare in modo strabiliante dal punto di vista estetico. Quello che vi aspetta è un’esperienza che vi porterà a vivere un percorso fra 5 villaggi di pescatori in appena 12 km di cammino. Ma prima di partire sarà meglio sapere qualche dritta su cosa aspettarsi e come arrivare preparati per potersi godere in pieno le cinque terre.

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Cinque terre: villaggi di pescatori da sempre?

barche per pescare a 5 terre

Ma le 5 terre a quale territorio si riferiscono? Domanda più che giusta! A ben vedere si tratta di soli 12 km di costa ligure compresi a pochi km a nord di La Spezia e qualche km a sud da Levanto. Un territorio circoscritto dunque. Ma quali sono le 5 terre? Partendo da quella più a sud:

  • Riomaggiore
  • Manorola
  • Corniglia
  • Vernazza
  • Monterosso al mare

In questo fazzoletto di terra la storia ha radici molto antiche. Le prime tracce infatti risalgono al paleolitico, testimoniate dal ritrovamento di ossa umane e animali. In realtà però i primi segni di una vera e propria civiltà risalgono all’età del bronzo. In questa epoca l’assetto sociale era organizzato attraverso piccole circoscrizioni detti “pagi”, al cui capo vi erano i “castellari”, che dall’alto del loro castello dominavano i vari territori. Se nell’età romana alcuni segni sono testimoniati da alcune case patrizie lungo la costiera ligure, bisogna arrivare al medioevo per vedere l’origine delle 5 terre per come oggi le conosciamo. La loro formazione la si deve allo spostamento di alcune popolazioni che abitavano la parte interna collinare della liguria, e che si spostarono sul litorale per due ragioni principali:

  • la fine della minaccia saracena
  • il clima più adatto alla coltivazione e agli ulivi

Per cui a sorpresa le cinqueterre non nacquero come villaggi di pescatori ma come zone di agricoltura. Per questa ragione sin da subito le popolazioni si occuparono di terrazzare le zone dei monti. Col passare del tempo la popolazione delle cinque terre imparò a prendere contatto con il mare e i suoi vantaggi sia dal punto di vista dei trasporti che da quello della pesca. Ad oggi quindi possiamo capire meglio il perchè di questi meravigliosi terrazzamenti, ancora oggi presenti, affacciati su un mare da favola.

cinque terre mappa

Quale giro fare per visitarle al meglio?

Questa domanda potrebbe anche sembrare superflua a chi non conosce bene la conformazione del luogo. Bisogna infatti fare una importante premessa: visitare questo territorio significa avere a che fare molto spesso con salite ripide, sentieri scoscesi, file di persone in marcia, ma sopratutto tanti e tanti scalini. Infatti a causa del magnifico effetto a strapiombo sul mare, i percorsi e i borghi sono tutti arrampicati sulla montagna e le vostre gambe e i vostri polmoni ne sentiranno ben presto le conseguenze. Ma bisogna solo essere preparati, sia a livello di tenuta, che di cose da portare con sé ma anche su come suddividere l’itinerario. C’è chi sceglie di visitare il tutto in giornata. Ma a nostro avviso questa scelta preclude la possibilità di conoscere bene un territorio che ha moltissimo da dare e che se non diluiti in qualche giorno in più, rischia di farci andare a casa con la sensazione di aver perso tante, troppe cose da vedere. Per cui il consiglio è quello innanzitutto di dedicare almeno 3 giorni alla scoperta di un territorio tanto ricco di cose da scoprire. Inoltre va aggiunta un’altra nota: non tutti i giri presuppongono lo stesso grado di stanchezza. Per questo ci sentiamo di consigliarvi un giro che parta da sud e che vada verso il nord. Per cui da Riomaggiore verso l’ultima tappa più a nord che è Monterosso al mare.

Quali mezzi scegliere e perché

Prima di ogni cosa bisogna vedere in che periodo scegliamo di fare la nostra vacanza alle cinque terre. Se è bassa stagione non ci sarà molto caos e la scelta potrà facilmente ricadere sull’utilizzare la macchina per i nostri spostamenti. Partiamo dunque da questa constatazione e cioè che in prima analisi un percorso del genere merita di essere vissuto con una certa calma, per cui la macchina non è un ottima socia nei periodi più caotici. Secondariamente poi il partire in macchina comporta anche un costo molto spesso eccessivo per via del fatto che i parcheggi interni ai borghi a volte raggiungono cifre orarie quasi proibitive. (talvolta anche 2,50 € all’ora) Per cui a questo punto le alternative più valide rimangono 2:

  • Treni
  • Traghetti

cinque terre come arrivare

Mare o rotaie?

Scegliere il treno significa potersi spostare in modo agile e veloce e trovarsi in pochi minuti dalla stazione ai centri storici fino ad arrivare nelle spiagge. I treni oltre ad essere una soluzione economica ci permettono anche di programmare tutto con una grande elasticità di tempi visto che ve ne sono di molti e in vari orari. Raccomandiamo di non dimenticare di fare i biglietti poiché i controlli sono molto presenti e non perdonano distrazioni. Unico lato negativo è che in alcuni casi per raggiungere il centro storico dalla stazione dovrete camminare e fare svariate scale.

Se invece preferite essere lasciati direttamente sul lungomare di una delle località delle 5terre allora la scelta dei traghetti è quella ideale per voi. In poche decine di minuti di navigazione vi troverete a destinazione. Anche di traghetti ve ne sono molti in diversi orari, ma a differenza dei treni, risentono delle condizioni del mare, per cui in alcuni casi potreste essere costretti a sbarcare in un lido piuttosto che in un altro a causa della situazione metereologica. Inoltre per chi soffre il mar di mare ci sentiamo di sconsigliare lo spostamento via mare a causa del continuo movimento tipico delle piccole imbarcazioni.

5 terre: cosa vedere

Riomaggiore

Riomaggiore dall'alto

La località più a sud merita di essere vista vissuta in pieno. Da segnalare sicuramente la Via dell’Amore, un sentiero che costeggia gli scogli a picco sul mare e che pur non essendo percorribile in tutta la sua estensione a causa di una frana di alcuni anni fa, conserva un fascino unico. Impossibile resistere alla voglia di immergersi e vivere i meravigliosi fondali.

Manarola

Manarola di sera

Ad appena 10 minuti di navigazione (in realtà anche meno) troverete la seconda località partendo da sud: Manarola. Il consiglio è quello di tenervi pronti ad affrontare scalini e salite per giungere alla chiesa di San Lorenzo. Per gli amanti delle foto, i panorami sono da togliere il fiato.

Corniglia

Corniglia panorama

Scendete dal treno e dopo un’ottima granita all’anguria, salite sulla parte più alta del borgo medioevale, fino a giungere alla Torre che un tempo serviva ad avvistare le imbarcazioni saracene. Oggi perfetta per ammirare tutto da una postazione di privilegio.

Vernazza

Vernazza sul mare

Di Vernazza apprezzerete subito la vicinanza della stazione al centro storico. In 1 minuto sarete tra le viuzze medioevali di questo splendido borgo. Dopo esservi fatti tentare da piatti a base di pesce (per lo street food consigliamo il cono di calamari fritti) una visita alla chiesa di Santa Margherita sarà d’obbligo. Suggestivo l’affaccio sul mare ma anche lo stile romanico dell’interno. Un vero gioiello!

Monterosso

Monterosso

Monterosso chiude idealmente il nostro viaggio. E non poteva che chiudersi in bellezza! Prima di farvi ipnotizzare dalle acque cristalline e fondali splendidi, andate a visitare la Chiesa di San Francesco. Da togliere il fiato la statua che raffigura il Santo in compagnia di un cane, entrambi affacciati a picco sul mare. Una suggestione tutta da vivere.

Le cinque terre sono un luogo da vivere riuscendo a vederle come un organismo unico. Differenti anime ma che caratterizzano un medesimo pezzo di terra meravigliosa. Per cui se siete pronti ad affrontare traghetti, treni, scalinate, salite e viuzze, andate a scoprire questa meraviglia ligure. Un ultimo consiglio logistico su come visitarle è quello di pernottare appena fuori dalle cinqueterre, come ad esempio a Portovenere o anche a Chiavari. Due splendide località che oltre a meritare una visita vi faranno da base logistica.

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Andrea Farinella
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