Il bianco è il colore che caratterizza i Trulli di Alberobello: viuzze strette e vicoli lastricati lungo cui si delineano i bianchi profili dei trulli, le tipiche costruzioni in pietra di questa zona. Scopriamo insieme cosa ha reso queste strutture Patrimonio Unesco.
La storia dei trulli di Alberobello
I trulli, dal latino turris che significa cupola, sono edifici di tradizione millenaria dalla tipica forma a cilindro sormontato da una cupola a cono, costruiti esclusivamente in pietra locale posta a secco, senza calce né malte, con un magico gioco di incastri e geometrie che resistono nel tempo.
Alberobello è una ridente cittadina la cui architettura è legata principalmente a queste particolari costruzioni, piccole e accoglienti, che nel corso degli anni si sono moltiplicate lungo le vie, sono poi state dismesse nel corso degli anni, preferite a casa moderne, più confortevoli e più ampie, ma che negli ultimi anni sono state riscoperte. Il ritorno alle origini, alla tradizione e all’artigianato ha permesso di recuperare e salvare molti trulli, sparsi soprattutto per le campagne attorno ad Alberobello e nella Valle d’Itria, ricostruendoli e restaurandoli con attenzione ai particolari e alle tecniche antiche. Ora questi bianche casette dalla cupola grigia si sono trasformate in ambite e richiestissime abitazioni per le vacanze o per soggiorni nell’entroterra pugliese. Si stima che i trulli nascano in epoca preistorica nella Valle d’Itria, quelli di Alberobello risalgono invece al XIV secolo, quando questa terra aspra e disabitata, fu pian piano popolata e i nuovi insediamenti furono costruiti con queste abitazioni, fatte con materiali trovati sul posto, economici e facilmente reperibili.
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Quali trulli vedere ad Alberobello
La cittadina di Alberobello è la patria dei trulli o meglio la capitale, qui infatti se ne trova una grande concentrazione e interi quartieri di questo borgo dell’entroterra barese sono composti da queste mitiche costruzioni. Dalle colline attorno ad Alberobello si può osservare questa piccola distesa di piccole cupole grigie sovrastate da un piccolo pinnacolo e in qualche caso decorate con disegni e simboli in pietra bianca. Alcune zone della cittadina sono veri e propri antichi borghi di trulli che con il passare del tempo si sono aggregati in un’unica cittadina.
E’ il caso dei 1030 trulli siamesi, ovvero con doppia facciata, doppio pinnacolo, focolare basso e privi di finestre, accorpati nella zona di Monti, molto suggestiva e particolare, con la più alta concentrazione di queste tipiche casette in pietra. Il borgo-rione di Aja Piccola è caratterizzato invece da una fitta rete di vicoli stretti e tortuosi in pietra levigata dal tempo, fiancheggiati da queste immacolate casette con la porticina aperta sulla via, costruite una a fianco all’altra con qualche vigna o bouganville a dare colore e spezzare la gamma di bianchi e di grigi.
Percorrendo queste vie si respira un’atmosfera mitica e quasi magica, si sente la forza della terra e della tradizione, si ammira l’opera dell’uomo. Varcando la soglia di un trullo si entra poi in un mondo dal sentore arcaico: pareti di pietra viva, poca calce a ricoprire le volte perfette della cupola, quasi sempre la struttura interna del trullo si compone di una camera principale dove si trova la cucina e il focolare, fulcro della casa e della vita, e attorno a cui si aprono le varie piccole stanze. Gli spazi sono ristretti e l’atmosfera è veramente intima e familiare. Ad Alberobello si trovano poi tre trulli principali: il trullo sovrano a due piani che ospita ora un museo, il trullo denominato Casa dell’Amore, sede dell’ufficio del turismo e perfino la Chiesa di Sant’Antonio, anch’essa a forma di trullo, molto monumentale e interessante dal punto di vista artistico ed architettonico.
Trulli in affitto o meglio solo visitarli?
La risposta come sempre è una sola: dipende! Da cosa ve lo diciamo subito.
Vi sono strutture meravigliose, rese tali da lavori di ristrutturazione che hanno reso il Trullo una casa con tutti i confort per i loro ospiti. In altri (rari) casi però si può finire nelle mani di persone che improvvisano Trulli di loro proprietà come alloggi turistici. In questo ultimo caso è chiaramente sconsigliato. Per cui affidarsi ad un’agenzia rimane sempre la scelta migliore. Per chi invece vuole visitare i Trulli in giornata e tornare al proprio villaggio sul mare, la posizione di Alberobello aiuta anche in questo senso. Vediamo insieme per quale motivo.
Dove si trovano i Trulli
Come si evince dalla cartina, Alberobello gode di una posizione strategica rispetto alla vastità del territorio pugliese. Infatti si trova a metà strada fra il Gargano e il Salento.
Per cui sia che scegliate l’una zona o l’altra, riuscirete comunque a visitare i Trulli in giornata, e tornare comodamente alla base. Riguardo al tragitto, già solo quello è un’esperienza estetica di grande impatto. Infatti proprio nelle strade che portano ai Trulli, scoprirete il carattere più originale della Puglia, fatto di campagne e ulivi millenari, distese di vigne, e suggestivi passaggi di pascoli in grado di dilatare il tempo in una dimensione di totale relax.
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